La Meditazione è una preghiera comune a tutte le grandi religioni del mondo (per i Cristiani Cattolici la meditazione è la preghiera contemplativa, secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica), pregando allontaniamo l’attenzione da noi stessi e ci affidiamo all’influenza risanatrice di Gesù. Allontanare l’attenzione da noi stessi, nella tradizione cristiana, è visto come un atto d’amore. Non sorprende quindi che la meditazione porti a scoprirci persone più amorevoli e questo si esprimerà in tutte le nostre relazioni, il nostro lavoro e il nostro senso di servizio soprattutto verso chi ha più bisogno. I benefici della meditazione si apprezzano nel tempo praticando. Come Giovanni Cassiano ha detto nel IV secolo: “l’esperienza è maestra”. I benefici della meditazione sono fisici, psicologici e spirituali. Esistono molti lavori scientifici che dimostrano come la meditazione influenzi positivamente i livelli di colesterolo nel sangue, abbassi la pressione arteriosa e potenzi il sistema immunitario. A livello psicologico la defusione, la presa di distanza dai propri pensieri, soprattutto quando questi pensieri sono all’origine della sofferenza, ci insegna ad accettarli o a sostituirli con pensieri più positivi. I benefici spirituali sono i frutti dello Spirito Santo: Amore, Gioia, Pace, Pazienza, Benevolenza, Bontà, Fedeltà, Mitezza e Dominio di sé.
Premesso questo, lo stato mentale della meditazione e della trance ipnotica è uno stato molto simile di coscienza, uno stato “ricettivo”, “in ascolto”.
Nell’ipnosi, in particolare nell’“ipnosi cognitiva” il paziente ha la possibilità di accedere anche alle risorse inconsapevoli, con il risultato di facilitare ed accelerare i processi di cambiamento. Mediante l’ipnosi, infatti, lo psicoterapeuta riesce talvolta a correggere con maggior efficacia gli schemi cognitivi disfunzionali, consentendo così l’adozione di comportamenti nuovi e più corretti. Inoltre, grazie all’apprendimento dell’autoipnosi il paziente ha la possibilità di adottare in autonomia uno strumento rapido ed efficace di regolazione psicofisica che si mostra particolarmente utile, ad esempio, nella correzione di uno stato emotivo (es. paura), fisiologico (es. iperattivazione) o di un comportamento (es. dipendenza). L’ipnosi rappresenta un contesto d’elezione nel quale il terapeuta porta il paziente all’uso dell’imagery (nella clinica l’imagery comprende una fenomenologia vasta costituita da immagini letterali e metaforiche, ricordi intrusivi ed autobiografici, allucinazioni, sogni, sogni ad occhi aperti ed incubi, esperiti in ogni modalità sensoriale Hackmann et al,2014) e del rilassamento psicofisiologico.
L’ipnosi e l’autoipnosi possono diventare potenti alleati per sostenere la meditazione e viceversa.